martedì 21 dicembre 2010

IL RIGORE SCIENTIFICO DEI "NOALCARBONE"

Salute » 20/12/2010

Il rigore scientifico dei "No al Carbone". Di Maurizio Portaluri

All'incontro promosso dall'Idv di Brindisi venerdì scorso, alla presenza del Presidente della Provincia, dell'Assessore regionale all'ambiente Nicastro, del sen Caforio, del dirigente regionale Antonicelli e del consigliere regionale Idv eletto a Lecce Gianfreda, dell’ing. Riccardo Rossi dei “Noalcarbone”, Lorenzo Caiolo, il coordinatore provinciale Idv, introduceva il dibattito sul tema "Energie rinnovabili, da risorsa a scempio".
Il Presidente Massimo Ferrarese ha preso la parola per primo presentando le sue attività ambientali(ste): contrasto all'impianto di GPL, contrasto al fotovoltaico selvaggio favorito da una legge regionale e, soprattutto, l'accordo barese (tra Vendola, Mennitti e lo stesso Ferrarese) che prevede una riduzione del carbone del 15%, combustione del Cdr, carbonile coperto e filtri per alcuni inquinanti.
Il tutto "senza manifestazioni", ha precisato, orgoglioso della sua azione che cerca di mettere le pezze a scelte passate, a suo parere, disastrose per l'ambiente.
A questo punto prende la parola l'ing. Rossi che, con encomiabile pacatezza e scientificità, presenta una serie di numeri e domande. La copertura del carbonile ed i filtri dovrebbero essere atti dovuti, perché farne oggetto di convenzioni? A Civitavecchia i limiti concordati sono quattro volte inferiori a quelli validi per Brindisi, perché, visto che siamo in Italia ed in Europa anche qui? La richiesta di Via dell'Enel prevede la trasmissione quotidiana a Comune, Provincia ed Arpa dei valori degli inquinanti al camino: tutto ciò avviene? Cerano fattura più di un miliardo all'anno, ma solo meno di 100 milioni sono destinati al lavoro locale: perché non si spendono parte degli utili per portare il rendimento della non più moderna centrale dal 35% al 45%, riducendo così, tra l'altro, le quantità di carbone necessarie? Infine, il 15% in meno di quale quantità di carbone? Quella attuale, quella del 2002, quale?
Tutte domande legittime queste dei "Noalcarbone". Ma non per Ferrarese che, interrompendo bruscamente l'oratore, sciorina una filippica in difesa delle istituzioni locali e della loro capacità di tutelare il territorio e gli offre, polemicamente, una delega in bianco per trattare con l'Enel. "Adesso devo scappare" e lascia in asso ospiti ed uditorio.
Nervi a fior di pelle per questa stretta finale delle trattative con gli enti elettrici.
Interviene Caiolo, invita alla calma e a proseguire il momento di studio e approfondimento.
L'episodio insegna che: gli ambientalisti brindisini non si fanno prendere per il naso e che le loro argomentazioni sono documentate e scientificamente fondate; certa politica non sa ancora accettare il confronto ed il contraddittorio con i cittadini; la bozza barese, quella che Vendola, Mennitti e Ferrarese si apprestano a discutere con Enel, parte dal presupposto che o si chiede poco o l'Enel continuerà a seguire la convenzione del 2002, quella della mano libera.
Troppo poco.
Riccardo Rossi, Ferrarese ormai lontano dalla sala, ha concluso il suo intervento chiedendo indagini epidemiologiche serie che evidenzino i danni alla salute dei brindisini intorno alle centrali. Unico punto di accordo con Ferrarese, è sembrato di capire da una battuta di quest'ultimo, la contrarietà alla combustione del CDR.
L'Assessore regionale ha promesso che andrà a leggersi la convenzione di Civitavecchia (Italia).
Bravo Caiolo che fa politica sui problemi, avanti così "Noalcarbone" con rigore scientifico.