lunedì 21 aprile 2014

FREI BETTO A BRINDISI


Frei Betto, domenicano brasiliano, scrittore giornalista e teologo della liberazione (http://www.ilcircolino.it/personaggi/freibetto/vita.htm),  è stato in Italia dal 7 al 12 aprile per un tour (de force) di conferenze organizzato dalla Rete Radiè Resch di Quarrata (PI) http://www.rrrquarrata.it/www/chi-siamo/. In questo giro, che è iniziato a Rovereto e si è concluso a Cagliari, è stato ricevuto anche da Papa Francesco

Sin dai tempi della opposizione alla dittatura in Brasile, che ti costò il carcere e la tortura, hai sempre ripetuto che il cristiano è un uomo di parte. Esiste una urgenza politica per il cristianesimo oggi?

La lotta contro la miseria e la povertà, perchè siamo in un mondo egemonizzato dal capitalismo neoliberale che non ha interesse allo sviluppo sociale, i diritti sociali venivano considerati solo quando vi era la minaccia del comunismo. Il capitalismo ha creato la socialdemocrazia, i diritti sindacali, diritto del lavoro, dei pensionati, ma ora non ha nessun interesse per il benessere sociale, ha aggravato la disoccupazione e si è interessato all'esplorazione del mondo con le multinazionali. Il Papa invece ha condannato la povertà e le cause della povertà come si legge nella Evangelii Gaudium.

La chiesa deve interessarsi di politica?

La chiesa non può essere neutrale. O sta con la politica dello status quo o con la politica del cambiamento. Non esiste neutralità. Quando lo status quo conviene alla chiesa, essa afferma di non fare politica. Quando si sente minacciata la chiesa immediatamente assume un posizione politica. Come quando Paolo VI chiese di votare per la Democrazia Cristiana percependo il pericolo che il sindaco di Roma poteva diventare un comunista. Come quando la chiesa ha difeso Franco in Spagna, Pinochet in Cile. E' falso che la chiesa sia politicamente neutra. La chiesa non può essere politicamente neutra perchè Gesù non era politicamente neutro, egli assunse la vita dei poveri e questo gli costò la vita, è stato condannato da due poteri politici. Tutti i cristiani sono discepoli di un prigioniero politico. Gesù non è morto di epatite o per un incidente tra cammelli ad un incrocio di Gerusalemme. E' stato incarcerato, torturato e condannato da due poteri politici perchè ha lottato per un altro mondo possibile.

Ritieni ancora che il socialismo sia il modello di società più vicino alla solidarietà predicata da Gesù?

Penso che il futuro della umanità per uscire fuori dalla barbarie sia il socialismo. Non si può confondere il socialismo con lo stalinismo, come non si può confondere la chiesa cattolica con l'Inquisizione. Il modello stalinista ed il modello cinese sono modelli che hanno equivocato la proposta socialista. La proposta socialista sotto il profilo etico privilegia i diritti sociali rispetto ai diritti individuali ed è una proposta evangelica. Non importa se in futuro il modello di società si chiamerà socialismo, comunitarismo, comunismo importa che sia un società in cui si dividono i beni della terra ed il frutto del lavoro umano.

L'Occidente, responsabile delle attuali disuguaglianze planetarie, ha ancora la possibilità di portare il mondo verso una società giusta?

No, l'occidente è molto lontano da questa possibilità dominato come è dal pensiero unico denunciato ieri anche dal Papa secondo cui la storia sarebbe terminata, come dice Fukuyama. Garaudy diceva che l'Occidente è un accidente della storia. La crisi degli Stati Uniti e dell'Europa dimostra che tutta la logica del sistema è la difesa delle banche, del capitale privato, della speculazione non del diritto umano, siamo molto lontani da una possibilità di cambiamento radicale soprattutto perchè in Europa non esiste una forza politica alternativa. In Europa esisteva una sinistra forte ma è stata completamente cooptata dal sistema, è avvenuta una smobilitazione della sinistra, Ora bisogna creare una organizzazione popolare che generi un'alternativa politica al capitalismo neoliberale. Serve un'azione globalizzata. Oggi grazie ad Internet ed ai social network si possono creare alleanze tra tutti i popoli del mondo interessati ad un altro mondo possibile, come si è detto al Forum Sociale Mondiale. Io preferisco dire altri mondi possibili , per cercare diverse alternative in accordo con la nostra indole, la nostra cultura, la nostra etnia. In passato in America Latina gli Indios parlavano di Sumak kawsay, Buen vivir, una grande lezione per il futuro, sono esperienze del passato che costituiscono un contributo per il nostro futuro in America latina. Il Buen Vivir di Correa e Morales, introdotto nella costituzione dell'Equador.

Può la questione ecologica unire i progressisti del primo e del terzo mondo?

Il tema ecologico non fa distinzione di classe, il degrado della natura colpisce indistantamente ricchi e poveri. L'ecologia interessa le nuove generazioni perciò è un tema molto forte dal punto di vista della mobilitazione perchè molta gente che non è disposta a lottare per un mondo nuovo però è disposta a lottare per la preservazione dell'ambiente ed entra nella lotta per questa porta.

Hai scritto che Papa Francesco è una testa nuova su un corpo vecchio. Come pensi che vincerà le resistenze al cambiamento che propone e quale è la situazione della chiesa in America latina?

La chiesa ha attraversato oltre tre decenni di pontificato con tendenze conservatrici, ha cambiato tutti i vescovi e quelli progressisti sono morti, giubilati, assassinati o marginalizzati. La chiesa di papa Francesco è una chiesa che richiede pazienza storica per far avverare il suo rinnovamento. Soprattutto è necessario valorizzare il ruolo dei laici nella chiesa perchè i laici hanno maggiore agilità di rinnovamento rispetto alla gerarchia. In America latina c'è una chiesa moderata con alcuni settori conservatori ed una chiesa progressista che sta con le comunità di base e la teologia della liberazione. Tutte convivono all'interno della chiesa senza rotture. Non ci sono come ai tempi di Camara vescovi di riferimento. Giovanni Paolo II e Benedetto XVI hanno fatto tabula rasa.

Tu sei un domenicano. Ritieni che il carisma di Domenico di Guzman sia ancora attuale?

Nel 2016 saranno 800 anni dalla fondazione dell'Ordine dei domenicani. Due aspetti fondamentali: l'opzione per i poveri intesa come vivere con i poveri e l'apertura al pluralismo ideologico. I domenicani hanno due caratteristiche: la compromissione con i poveri e la fondazione di università (Bologna, Oxford, Parigi dove insegnava S. Tommaso d'Aquino). I domenicani sono stati sempre molto aperti agli altri modi di pensare.

Il cristianesimo è visto come la religione dei ricchi, l'islam come quella dei poveri in Africa ed in Asia. Come i domenicani rispondono a questa sfida?

Molte vocazioni in questo momento sono in Africa ed una preoccupazione dei domenicani è l'inculturazione. I domenicani sono arrivati in Brasile alla fine del XIX secolo per lavorare con gli indigeni, poi per lavorare con gli universitari ed infine per lavorare con tutti i poveri. I domenicani sono molto compromessi con i poveri.

E' un caso che Gustavo Gutierrez, il fondatore della teologia della liberazione, sia un domenicano?

No, non è un caso. Lui era un prete diocesano indios e dopo i sessantanni entrò nei domenicani per continuare il suo lavoro teologico. Solo negli ultimi 30 anni indios e neri sono ammessi nei seminari latino americani. Prima non era tanto facile.