sabato 2 gennaio 2010

CERCASI CANDIDATO PRESIDENTE IN PUGLIA. PER FARE COSA?


Cinque anni fa il tema era quello della sanità. L'industria mediatica lo trovò favorevole per spostare il consenso su una nuova classe dirigente. Ma oggi per quale Puglia andremo a votare? E' giusto tacere sulla sanità che rappresenta l'80% della spesa regionale?
La situazione finanziaria della sanità pugliese è molto grave. Nonostante le assegnazioni governative siano cresciute del 40% negli ultimi 6 anni, ci ritroviamo con deficit che seocndo varie stime oscilla tra 800 e 2000 milioni. A fronte di queste cifre abbiamo un sistema sanitario arretrato rispetto al Nord del paese. Per patologie serie i nostri corregionali continuano a migrare.
Per le patologie della tiroide si va sempre a Pisa dove c'è una realtà multidisciplinare che affronta il problema dalla A alla Z. Quando ero direttore generale della ASL BAT feci costruire due stanze schermate per somministrare lo Iodio radioattivo ai malati di cancro alla tiroide, Sembra che entreranno in funzione a breve. Possibile che le abbia dovute costruire io in una ASL periferica e non ve ne siano nel Policlinico di Bari o di Foggia che dovrebbero essere centri di riferimento per tutta la regione? Lo stesso dicasi per i tumori delle ossa e dei muscoli. La gente continua ad andare a Bologna e a Firenze perchè lì si sono creati gruppi interdisciplinari di specialisti che hanno collegato il chirurgo ortopedico con il radioterapista. Lì si fa la radioterapia interstiziale che qui da noi non si fa in nessuno dei 9 centri presenti in regione. Eppure abbiamo avuto per quattro anni un assessore che di ortopedia a quanto pare ne capiva molto.
Il 50% del bilancio di una ASL serve per acquistare servizi sanitari da privati. Come mai nelle ASL dove è maggiore questa voce è anche maggiore la voce di spesa per il personale dipendente? Non dovrebbe essere a rigore il contrario? Più compro prestazioni sanitarie da privati, meno dovrei spendere per le prestazioni erogate direttamente dal servisio pubblico. E invece no. In una ASL pugliese, esaminando il valore delle delle prestazioni erogate da quattro ospedali, si vede che il costo di gestione di quegli stessi ospedali è doppio del valore delle prestazioni fornite. Non credo che l'ospedalità privata, che in Puglia fornisce prestazioni per 500 milioni, spenda il doppio per gestire le sue strutture.
Perchè in una ASL dove i tumori al polmone ed al fegato sono più frequenti che nel resto della regione non c'è un reparto di chirurgia toracica e di gastroenterologia?
E allora perchè non parliamo di queste cose?

1 commento:

  1. caro collega maurizio (d'ora in poi maurizio) non c'é solo il problema della radioterapia. c'é anche quello della attività dei distretti (in genere percepita come di bassa qualità) e quello delle varie assistenze domiciliari, e così via. il punto di partenza è il disboscamento intensivo degli interessi personali e delle correlate camarille, ma, poiché si tratta di cose che portano voti, nessun politico lo farà mai. quindi bisogna sottrarre la gestione delle sanità ai politici e ai medici che fanno politica.
    Mario F. A. Massa

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